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Sotto il manto di Maria, una comunità che prega cantando

11 gennaio 1693: un catastrofico terremoto devasta il Val di Noto, arrecando morte e distruzione. L’evento sismico fu accompagnato da un maremoto che colpì la costa ionica. La popolazione fu decimata, in migliaia perirono, città e paesi ne uscirono devastati: una testimonianza della furia del sisma è quel che resta dell’antico borgo di Occhiolà (nei pressi di Grammichele), che venne distrutto e fu poi abbandonato dagli abitanti superstiti. Dal fervore della ricostruzione sarebbe sbocciato il tardo barocco siciliano, così sontuoso ed esuberante.
Enna non subì grosse conseguenze, non ci furono vittime, e ciò venne ricondotto all’intercessione e alla protezione di Maria, patrona della città. Ogni anno, per ricordare l’evento e rendere omaggio alla Madre Santa, il simulacro di Maria SS della Visitazione, solitamente custodito nella Cappella dei Marmi e così caro al popolo ennese, viene esposto sull’altare maggiore del Duomo.
E proprio in quest’occasione la Confraternita intitolata alla patrona ha voluto organizzare un momento di preghiera e comunità, aggregando diverse corali della città, che con il canto hanno voluto onorare la Madonna: 12 cori e più di 240 coristi si sono ritrovati insieme ai piedi dell’altare, chiamati dalla Madre e accomunati dalla fede e dalla devozione, per pregare e meditare cantando. L’incontro è stato coordinato dalla dott.ssa Mariangela Vacanti.
Hanno preso parte all’evento: il coro dei bambini del catechismo della Chiesa Madre, la Corale Polifonica Maria SS della Visitazione, la Corale San Cataldo e il Coro Santa Bernadette, il Coro Beato Girolamo De Angelis di San Bartolomeo, la Corale Santa Maria di Gesù di Montesalvo, il Coro Giovani in Movimento di Santa Lucia, la Corale Polifonica Bonae Voluntatis di Santa Lucia, il Coro San Tommaso, la Corale San Francesco, il Coro Mater Ecclesiae, il Coro San Pancrazio di Valverde. Inoltre, Mimmo Ariosto, accompagnato da diversi musicisti, ha elevato la sua “Priera a Marì”. Dopo le esibizioni, hanno preso la parola Sua Eccellenza il Vescovo, mons. Rosario Gisana, mons. Enzo Murgano, parroco del Duomo, mons. Petralia e don Salinitro. La serata ha anche registrato la presenza del sindaco, avv. Di Pietro, dell’assessore agli eventi dott. Colianni, del prefetto dott.ssa Pirrera.
In conclusione dell’evento, rivolgendosi in contemplazione alla Madre celeste, le corali hanno dato vita a un suggestivo momento di invocazione e affidamento, fondendosi in un unico canto di lode e intonando la tradizionale coroncina.

Liboria Cammarata

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