ASP Enna. La Direzione Sanitaria sulla gestione degli screening
E’ di alcuni giorni fa la pubblicazione, sui social, del grido d’allarme sulla gestione degli screening da parte dell’Azienda Sanitaria di Enna, ad opera di un dipendente che riveste la funzione di segretario provinciale della UIL con delega alla Sanità.
Il segretario provinciale della UIL, che ha partecipato a progetti remunerati per garantire gli screening, che però non hanno consentito il raggiungimento degli obiettivi prefissati, essendone stato anche referente, conosce benissimo la storia dello screening nella nostra azienda, avendo anche frequentato dei corsi di formazione specifici per la corretta utilizzazione del programma informatico dedicato.
Purtroppo, c’è da registrare che negli anni i risultati e le percentuali di adesione di partecipazione allo screening mammografico non sono stati brillanti, soprattutto da quando, ma forse sarà una coincidenza, il personale partecipante non è stato più retribuito con prestazioni extra.
Proprio in relazione alla difficoltà di raggiungere gli obiettivi dello screening mammografico, la direzione aziendale ha riorganizzato tutta la gestione, a cominciare dal Centro Gestionale Screening cui sono stati assegnati un nuovo Dirigente medico igienista e tre tecnici sanitari di radiologia medica, per assicurare giornalmente, sia nelle ore mattutine che pomeridiane, la possibilità di eseguire lo screening.
In riferimento poi alla convenzione con l’ASP di Ragusa per la cosiddetta 2° lettura delle mammografie, nelle more dell’abilitazione di nuovi radiologi, ricordo, al preoccupato Segretario, che il Direttore della UOC di Radiologia, unico medico abilitato alla 2° lettura, è in ferie d’ufficio prepensionamento e che il Dirigente Specialista Radiologo, appositamente assunto per lo screening mammografico, si trova in atto in aspettativa per gravidanza.
Per i motivi sopra esposti, si ritiene che il nostro zelante segretario, il quale dichiara di avere a cuore la salute dei cittadini, dovrebbe fare un plauso all’Azienda per le iniziative volte a migliorare le percentuali di adesione allo screening, altrimenti si potrebbe pensare che sia mosso da distorti obiettivi volti a mettere in cattiva luce l’operato dell’Azienda, considerato che quanto fatto finora non ha consentito all’Azienda stessa di raggiungere appieno gli obiettivi regionali.
Si rassicura, pertanto, la popolazione assistita da questa Azienda che la Direzione ha come primario obiettivo garantire tutti i Lea previsti dal Ministero della Salute, compreso quelli legati alla prevenzione, che rivestono una importanza prioritaria nelle azioni quotidianamente attuate per garantire l’invocato diritto alla salute.