30 mila euro per restaurare la pala dell’altare della chiesa dei Cappuccini
Restauro possibile grazie ad Ancos di Confartigianato
Per la prima volta nella storia di questa città un’associazione di categoria, dà dei fondi per restaurare un’opera importante per la città.
Ciò è stato possibile grazie ad Ancos (associazione nazionale delle comunità sociali e sportive confartigianato) che è uno dei soggetti ammessi alla ripartizione del cinque per mille. I soci, infatti, possono scegliere di destinare ad Ancos il 2 o 5 per mille. I soldi così raccolti vengono utilizzati per la realizzazione di importanti opere.
470 mila euro è la somma complessiva raccolta destinando il 2 per mille ad Ancos. Di questi 90 mila euro sono arrivati in Sicilia e 30 mila ad enna.
“E’ un ottimo risultato – ha dichiarato il presidente della Confartigianato Enna, Maurizio Gulina. Il 10% dei fondi sono arrivati nella nostra città. Questo mi riempie di orgoglio. Non appena abbiamo appreso la notizia ci siamo immediatamente organizzati chiedendo ai restauratori, Mariangela Sutera e Pierpaolo Tirrito regolarmente iscritti all’albo, di realizzare il progetto che in seguito è stato approvato “.
“Con l’associazione Ancos sono state fatte tante altre cose – aggiunge Gulina -. E’ stato donato un pulmino per disabili. Qualche mese fa c’è la donazione del defibrillatore e a giorni andremo a donare un sollevatore per disabili ad una casa di riposo. Tutto fatto all’insegna della solidarietà che oggi forse iniziamo a dimenticare e a non sapere cosa sia”.
Alla conferenza stampa di presentazione, questa mattina, hanno partecipato oltre al presidente della Confartigianato, il sindaco Maurizio di Pietro, il Dottore Paolo Russo della Soprintendenza, e Monsignor Giuseppe Paci, incaricato Diocesano per i Beni culturali. Presente anche padre Angelo Lo Presti parroco di Mater Ecclesiae da cui dipende la Chiesa dei Cappuccini.
“L’amministrazione comunale è naturalmente a favore di queste iniziative – ha dichiarato il sindaco Maurizio Di Pietro. Complimenti a Gulina per essere riuscito ad ottenere 1/3 dell’intera cifra destinata alla Sicilia. L’amministrazione quanto ha potuto ha dimostrato di credere in due cose che emergono dall’iniziativa di Confartigianato. La prima è che lo sviluppo economico non può non partire dalla cultura, dall’ambiente. Questa è la vocazione di Enna. L’altra è la necessaria collaborazione tra pubblico e privato che diventa l’unico modo per realizzare cose importanti”.
La Soprintendenza e la curia vescovile hanno approvato e autorizzato il progetto in tempi ristrettissimi. “La Diocesi è responsabile della maggior parte dei beni culturali che ci sono in diocesi – ha dichiarato Padre Paci incaricato diocesano per i beni culturali -. La diocesi interviene soprattutto sulle chiese ma anche sui beni mobili. Per gli interventi che riguardano le strutture e quindi i beni immobili la diocesi utilizza l’8 per mille. Per i beni mobili purtroppo la CEI da solo un piccolo contributo di 12 mila per il museo diocesano. Avremmo bisogno di tante altre “Confartigianato” per finanziare interventi di restauro così importanti. Questa è un’iniziativa importante”.
Un plauso al Caf della Confartigianato guidato da Ingrassia, che è riuscito a fare in modo che i propri associati donassero il 2 o 5 per mille ad Ancos.
Soddisfatti i due restauratori che dovranno eseguire il lavoro, Mariangela Sutera e Pierpaolo Tirrito. “Sono contento orgoglioso e onorato – dichiarata PierpaoloTirrito – . Contento perché noi che facciamo questo lavoro siamo costretti a fare le valige e ad andare fuori da Enna. Facciamo quasi una vita da zingaro. Orgoglioso perché siamo riusciti a fare un progetto in 4 giorni. Progetto che è stato approvato a Roma dove sono stati presentati tanti altri progetti. A me da orgoglio restaurare quella pala d’altare, restaurare dentro quella chiesa. A me dà orgoglio perché il fulcro della settimana Santa si chiude in quella chiesa quando entra la “Spina Santa” oltre i fercoli. La pala d’altare è di una bellezza impressionante. E’ datata 1965. Ed è stata costruita con legno di cipresso e noce. La tela centrale ha dei particolari bellissimi. E di una preziosità impressionante e per fortuna non ha subito degli interventi di restauro precedenti. L’unico collasso che ha è a causa del telaio. Renderemo pubblico il lavoro in modo che le persone vedano cosa stiamo facendo”.I lavori di restauro dovrebbero iniziare la prossima settimana.